Veglia dell’Assunta: Maria ci dona suo Figlio

È stata una veglia particolare quella appena trascorsa a San Giovanni. Tutto nasce in modo semplice, nella naturalezza di un rosario pregato comunitariamente e carismaticamente.

Un binomio questo che aiuta ad aprire i nostri cuori, a vivere i misteri gloriosi che celebrano anche l’assunzione di Maria, e a pregare per tutti i bisognosi.

Ognuno viene con le proprie croci, Maria le prende in consegna e ci offre di tornare a casa senza pensare più ai nostri problemi, ma pregando per le necessità di altri fratelli e sorelle.

Ma c’è di più perché la fede di Maria è sempre in moto e ci porta verso Gesù.

Il Signore ci dona delle Parole di un tenero Padre che rassicura i nostri timori emersi in preghiera: “Io sono il Signore, tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare” (Isaia 48, 17). È un Padre che non abbandona “Non ti lascerò e non ti abbandonerò.” (Lettera agli Ebrei 13, 5). La presenza del Signore nelle vite di ciascuno di noi è un dono e una missione perché “Come davanti a loro ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così davanti a noi mostrati grande fra di loro. Ti riconoscano […] che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore.” (Siracide 36, 4-5).

Noi, piccoli strumenti nelle mani di Dio, terminiamo la preghiera affidandoci a Lui, come Maria, Madre Santa che ci guida al Figlio.